Il 64% delle imprese finanziate o garantite dai Confidi hanno la necessità di fare nuovi investimenti per migliorare la propria valutazione ESG (Environmental-ambiente; social-società; Governance). È il risultato di una recente ricerca condotta da CRIF, azienda italiana specializzata in sistemi di informazioni creditizie, in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze. I 100 confidi coinvolti nello studio sono stati valutati in termini di sostenibilità e classificati in base alla posizione geografica e al settore di riferimento.
La valutazione dei Confidi nel report di CRIF è compresa tra 1 e 5, dove 1 è “molto alto” e 5 è “molto basso”.
Le differenze tra i settori di occupazione e le aree geografiche
I risultati della ricerca mettono in evidenza una spaccatura profonda tra le diverse valutazioni: si passa dal risultato migliore di 2,27 a quello peggiore di 4,38.
Il settore dove viene riscontrato il migliore risultato è quello dei Servizi, con un punteggio nazionale medio di 2,55. Sempre nel settore dei servizi troviamo anche il migliore punteggio geografico e quello in assoluto di tutta la ricerca (2,27 per il nord-ovest).
La valutazione nazionale peggiore invece proviene dal Settore Primario (4,01), che risulta ultimo anche nell’area geografica (4,38 per settore Primario dell’area Sud e Isole).
Il report mostra quindi importanti divari sia tra i Confidi che operano in settori diversi, sia in quelli posizionati in diverse aree del Paese.
Su quali fattori ESG possono lavorare le imprese?
Gli indicatori che determinano la valutazione ESG (Environmental, Social e Governance) possono essere diversi a seconda del settore in cui operano le aziende.
La componente Environmental può essere migliorata lavorando sui seguenti aspetti:
Esposizione al rischio fisico: critica per il settore primario e il Commercio;
Emissioni: Industria, Commercio e settore primario hanno il gap maggiore;
Gestione dei rifiuti: margine di crescita maggiore nel settore delle Costruzioni.
La dimensione Social pone l’attenzione sulla cura del dipendente e del suo benessere. I settori che hanno più lavoro da fare per migliorare questo aspetto sono quelli delle Costruzioni, quello Primario e quello dei Servizi.
Sul fronte Governance invece gli aspetti maggiormente critici sono quelli delle strategie per la sostenibilità e l’attenzione ai temi etici, trasversalmente su tutti i settori.